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ANGELO DOTO

a cura di Marcella Unia




CENNI BIOGRAFICI

Angelo Doto è nato il 23 agosto 1948 a Castelcivita, in provincia di Salerno. Proveniente da una famiglia contadina, ha vissuto fino all’età di 15 anni in una casa di campagna con i genitori ed i nonni. L'attaccamento all’ambiente rurale di origine lo ha intimamente permeato, rendendolo sensibile osservatore dell’atavico legame tra uomo e terra.


Fin da ragazzino fu attratto dalla fotografia, dalla possibilità di conservare le tradizioni popolari immortalando sulla pellicola scene di vita quotidiana. Ben presto, il fotografo del paese natio (da lui considerato a quei tempi una specie di mago in possesso di una sapienza occulta) accettò di impartirgli i primi insegnamenti tecnico-fotografici. Anche i nonni assecondarono il suo interesse regalandogli una Comet II, la macchina fotografica di cui si era innamorato durante una fiera in paese.


Nel 1963, decise di inseguire il suo sogno partendo per Roma, dove ogni scorcio sembrava esigere di essere fotografato, dove i suoi scatti gli regalavano la sensazione di poter abbracciare “tutto” in breve tempo, senz'altra volontà che quella di dare vita e senso, attraverso le immagini, alla realtà.


Dopo qualche tempo trascorso nella capitale, all'inizio degli anni '70, tornò a raggiungere nuovamente la famiglia, che nel frattempo si era spostata a Torino, altra città ricca di stimoli che lo indusse ad approfondire ulteriormente la passione per la fotografia.


Dopo il matrimonio con Graziella, da cui ha avuto due figli, Chiara ed Andrea, si è trasferito a Sommariva Bosco, in provincia di Cuneo, dove dimora attualmente.




LA FOTOGRAFIA PER ANGELO DOTO

Con il passare del tempo, Doto ha maturato una sua personale concezione della fotografia. L’inclinazione agli scatti istintivi del primo periodo ha ceduto gradualmente spazio all’idea che la foto possa divenire il momento culminante dell’espressione di un pensiero.


Fotografia intesa, quindi, come frutto dell’introspezione, come opera d’arte compiuta in ogni sua parte, pulita e armonica, risultato ideale di ricercati equilibri, dove nulla può essere tolto o aggiunto. Una dimensione intima e tangibile, dove trovano significato anche le immagini perdute, quelle che non si è riusciti a immortalare, ma che Angelo racconta di conservare nella memoria, come verità inespresse, che non smetteranno mai di appartenergli.


Fotografia per passione, ma non solo. L’immagine, per Angelo, diventa anche il mezzo privilegiato per stimolare la presa di coscienza collettiva, su tematiche socio-culturali di grande importanza: attraverso l’obiettivo, la realtà viene messa a fuoco con immediatezza e intensità, raggiungendo la sensibilità di uno svariato pubblico.




MOSTRE E RICONOSCIMENTI

A partire dagli anni ’80, Angelo Doto ha partecipato a vari concorsi fotografici, anche internazionali, aggiudicandosi, in molte occasioni, premi e riconoscimenti importanti.


Smog 2000, forse lo scatto più amato dall’autore, ha ottenuto il secondo premio al concorso fotografico Focus on your world 1999-2000 che l'UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite) ha indetto a livello mondiale per testimoniare lo stato di salute della Terra. A tale concorso, hanno partecipato migliaia di fotografie, giunte da 160 paesi di tutto il mondo, ma l’immagine di Doto è stata l’unica proveniente dall’Italia ad essere ammessa. Premiata al Museo del Louvre di Parigi dal presidente di Canon Europa, Mr. Tsuruoka, è stata oggetto di una mostra itinerante, con prestigiose tappe da New York a Yokoama. Ancora oggi, a distanza di anni, lo scatto di Doto viene esposto e pubblicato su riviste specializzate e quotidiani internazionali. Esso intende esprimere la situazione paradossale e intollerabile nella quale si trovano a vivere troppo sovente i bambini, prime vittime del consumismo e dell'inquinamento. L’autore ha cercato di sottolineare il loro disagio e, al tempo stesso, la sua forte preoccupazione per la salute ambientale, per quella natura che l'industrializzazione sta sempre più soffocando, forse in modo irreversibile.


A giugno 2010, è stato conferito ad Angelo il primo premio del concorso fotografico “Orgogliosi della nostra terra”, indetto dalla Provincia di Cuneo, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con un’immagine(scattata a Monforte d’Alba), raffigurante i vecchi mestieri.


Nel giugno 2012, l’autore ha esposto a Baldissero d’Alba (CN), in occasione della manifestazione “Terra e Sapori”, dove Vittorio Sgarbi ha presentato il suo libro “L’arte è contemporanea – Ovvero l’arte di vedere l’arte”. In tale circostanza, il ricavato della vendita degli scatti e del libro è stato devoluto all’associazione “Terre des hommes”, a favore dei bambini vittime di sfruttamento nei Paesi in via di sviluppo.


L’artista ha esposto i suoi scatti in diversi siti, tra i quali ricordiamo:


- Chiesa di Santo Stefano, MONDOVI’ BREO - CN (2003)
- Museo di Storia Naturale, NORVEGIA (2004)
- Heathrow Airport terminal 4, LONDRA (2004)
- UGC Cine Citè 45° Parallelo Nord, MONCALIERI – TO (2006)
- Mostra per le Olimpiadi invernali, TORINO (2006)
- NIZZA MONFERRATO, AT (2006) con il patrocinio dell’Unicef nell’ambito del progetto “Diritto al futuro” dell’Associazione Terre des hommes
- BORGARO TORINESE, TO (2006)
- Museo di Piana delle Orme, LATINA (2007)
- Mostra olimpica, PECHINO (2008)
- Korea Foundation Cultural Centre, COREA (2008)
- Castello del Valentino, TORINO (2011)
- Castello di Roddi, RODDI - CN (2011), insieme allo scultore Sergio Unia
- Sala esposizioni “La Confraternita”, BALDISSERO D’ALBA – CN (2011)
- Museo Marittimo, SVEZIA (2012)
- Harbour City, Tower 2 - The Gateway, HONG KONG (2013).